Il foglio bianco nell’ età evolutiva

Una delle principali espressioni ludiche dell’infanzia è sicuramente l’azione grafica che fin dalla più tenera età si manifesta nello scarabocchio.

Attraverso lo scarabocchio i bambini mettono in atto la loro spontaneità, vivono momenti di piacere, infatti può capitare che colori e matite escano dai confini del foglio.

Questo accade perché in quel momento il bambino sta sperimentando nuove realtà e soprattutto scopre il suo corpo attraverso movimenti ripetitivi che producono linee e segni circolari.

Inizia ora il bambino a sperimentare sè stesso e lo spazio, non concependo però il supporto (foglio) come uno spazio che pone dei limiti. L’obbiettivo del bambino è quello invece di sperimentare il suo corpo e la sua gestualità, arrivando quindi a colorare anche fuori dai limiti posti dal foglio o supporto di altro genere, “decorando” anche tavoli e muri, ovvero tutto lospazio potenziale che ha a disposizione nella stanza.

Quando il bambino inizia ad acquisire il senso della realtà e il suo “io” comincia a prendere forma, differenziandosi dal mondo esterno, la strada dello scarabocchio e quella del disegno iniziano a prendere direzioni diverse.

Proseguendo nella realizzazione di scarabocchi, le capacità mentali del bambino si raffinano al punto da essere sollecitato sempre più a rappresentare realtà comprensibili anche da un adulto, e ciò accade in quanto già nei primi anni nel contesto familiare si innescano dei meccanismi di “prestazione/competizione” per i quali il giudizio “sei stato bravo” o “non sei stato bravo” del genitore o adulto di riferimento diventa l’unità di misura con cui il piccolo si mette alla prova.

Successivamente a questi giudizi, nel bambino può iniziare ad emergere la “paura del foglio bianco”, ovvero una sensazione molto soggettiva, che tende ad essere più evidente intorno ai 5- 6 anni manifestandosi attraverso la classica espressione “non so fare ”. I bambini piccoli hanno una naturale propensione a creare giochi e a dare spazio alla loro fantasia , ma venendo facilitati dall’intervento dell’adulto con disegni stereotipati proposti invece dello scarabocchio, vissuto in talune realtà sociali come “non disegno”, già dalla più tenera età il loro modo di rapportarsi con il mondo fantastico viene a mancare.

Inoltre le tante distrazioni a livello multisensoriale bersagliano i bambini con troppe informazioni e stimoli che riempiono tutti gli spazi che dovrebbero essere lasciati alla fantasia, pertanto può capitare che affrontare un foglio bianco non sia più un’esperienza liberatoria ma diventi un lavoro.

BIBLIOGRAFIA

  • R. Travaglini Pedagogia del gioco e educazione; Milano : Franco Angeli s.r.l ; 2021.


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