L’allattamento è quella strategia che la natura ha messo a disposizione a tutte le specie di mammiferi per poter fare sopravvivere e crescere la propria prole (il latte che ogni mammifero femmina produce ha la composizione ottimale per far crescere il proprio cucciolo). Ma nonostante ciò, è necessaria una corretta informazione per conoscere i meccanismi che consentono un’adeguata produzione di latte e le interferenze su di essi, e quindi per sostenere e dare fiducia alle mamme.
Il ruolo del logopedista nell’allattamento materno è quello di consigliare e sostenere la famiglia:
- identificando le limitazioni anatomo-funzionali relative all’allattamento;
- informando sugli effetti sull’allattamento;
- sostenendo ed aiutando con strategie alternative;
- inviando ad altre figure professionali.
Il movimento della suzione, con cui il neonato attiva la produzione del latte attraverso la stimolazione delle terminazioni nervose del capezzolo, è costituito da movimenti peristaltici della lingua che spingono il capezzolo contro il palato. È uno schema motorio che deve essere appreso rapidamente dopo la nascita (ma che compare nel feto già alla 10 settimana): per questo motivo i primi tentativi di attacco al seno possono anche essere inefficaci dal punto di vista nutrizionale ma sono utilissimi perché favoriscono un incremento degli ormoni coinvolti nella produzione lattea (principalmente ossitocina e prolattina) e sono importanti per il futuro successo dell’allattamento, perché l’apprendimento del neonato si basa su esperienze positive che lo rassicurano. Il neonato succhiando in modo adeguato stimola e modula la produzione del latte.
Per una suzione efficace è fondamentale che siano presenti:
- Dopo l’attacco, minimi movimenti verticali della mandibola;
- Arrotondamento del corpo linguale per adattarlo al capezzolo/tettarella;
- Movimento linguale peristaltico;
- La lingua oltrepassa appena il margine gengivale inferiore;
- Buon attacco;
- Riesce a trasportare facilmente il liquido nel cavo orale;
- Suzione ritmica e coordinata (suzione- deglutizione-respirazione).
Per questo è fondamentale per il logopedista una valutazione accurata di tutte le strutture orali, della presenza/ assenza dei riflessi neonatali, della posizione, dell’attacco e della velocità di eiezione del latte.
Sulla base di questa osservazione vengono poi fornite strategie da utilizzare per migliorare la fase di alimentazione del piccolo neonato.
Per chi decide di non allattare al seno è essenziale che il logopedista informi e accompagni la famiglia sulla sulle scelta del corretto ausilio da utilizzare, sulle strategie, sulle tempistiche e sul contenuto.
La corretta suzione e l’allattamento in questa fase influenzano poi lo sviluppo orale e linguistico del bambino. Con una scorretta suzione si può andare incontro a diversi rischi e disturbi che colpiscono l’orecchio, il palato, la dentizione, la mandibola, la respirazione.
Tratto dal corso webinar “Allattamento materno- Il ruolo del pediatra e del logopedista in un lavoro sinergico di intercettazione delle problematiche e del sostegno all’allattamento materno” della Dr.ssa Semjonova e Dr.ssa Beghetto.
Rielaborato dalla dott.ssa Sara Bressan
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